MDW 2024

Milan Design Week 2024

PROGETTARE ATTRAVERSO IL GIOCO

In un incontro creativo e culturale tra Cina e Italia, il designer e fondatore di YeLab Weicheng Zhong e il fondatore di Repubblica del Design Davide Crippa ci raccontano il progetto ART-72ROOMS, presentato a DDN HUB presso ADI Design Museum in occasione della Milano Design Week.

Durante il DDN HUB, è stato presentato un nuovo progetto dedicato al Tangram, una tradizione che affonda le radici nella cultura cinese. Il Tangram, originario della Cina, è arrivato in Occidente tra il XVIII e il XIX secolo, diventando molto popolare. In Cina era conosciuto come “Qi Qiao Ban”, che significa “sette tavole”, poiché il carattere “Qi” in cinese significa proprio sette. Sotto la dinastia Qing, Tong Xiegeng sviluppò una versione del Tangram, chiamata “Yi Zhi Tu”, che conteneva 15 tavole. Questo antico gioco ha ispirato il progetto presentato alla Milano Design Week, dove Davide Crippa e il team hanno utilizzato lo Yi Zhi Tu per rappresentare persone, oggetti e spazi. Il progetto, parte dell’iniziativa contemporanea ART-72ROOMS, fonde elementi della cultura tradizionale cinese con la modernità, un tema caro al design italiano, come dimostrato dalla mostra “ART-72ROOMS play tangram & get free tea” all’ADI Design Museum. L’idea è partita da un pezzo del Tangram, visto come simbolo del Tai Chi, un concetto che rappresenta l’unità da cui nasce tutto.

La decisione di combinare Tangram e tè nasce dal desiderio di creare un’esperienza rilassante e coinvolgente che permetta di avvicinare il pubblico alla cultura cinese, includendo poesia, folklore e il rituale del tè. Il Tangram, come il tè, è visto come un momento di intrattenimento e riflessione, un modo per godere della vita semplice e naturale, simile al modo in cui il guqin, gli scacchi, la calligrafia e la pittura venivano un tempo accompagnati dal tè.

ART-72ROOMS, come spiega Davide Crippa, è un esperimento congiunto tra YeLab e RDD, nato inizialmente come un progetto pop-up durante la Milano Design Week 2017, con il “Design Hostel”, uno spazio dove i progettisti potevano vivere e presentare le loro opere, unendo così design e vita quotidiana. Nel 2019, questa collaborazione ha dato vita a un nuovo ostello durante la Milano Design Week, con una prima dimostrazione già avvenuta nel 2018 a Shanghai, in un hotel costruito su un antico tempio di Xintiandi. Weicheng Zhong, cofondatore del progetto, sottolinea l’importanza del concetto di ART-72ROOMS, ispirato alla storia dei “72 inquilini”, un radiodramma degli anni Trenta ambientato in un edificio Shikumen di Shanghai. Il numero 72, simbolo dell’infinito nella cultura cinese, rappresenta l’idea di una comunità multiculturale, simile alla Shanghai dell’epoca, che fondeva culture e lingue diverse.

Portare questo progetto alla Milano Design Week è significativo perché, come sottolinea Zhong, l’evento è una vetrina internazionale per il design, dove ART-72ROOMS offre una piattaforma per professionisti di diverse nazionalità, permettendo loro di esprimersi e contribuire al dialogo tra Oriente e Occidente. Zhong racconta di una recente visita a Milano, dove ha incontrato Alessandro Guerriero, fondatore di Alchimia, che ha descritto la relazione tra discipline diverse come “ossigeno l’una per l’altra”, un concetto che Zhong trova in sintonia con un antico detto cinese. ART-72ROOMS vuole essere un progetto accessibile a tutti, un luogo di scambio culturale e di espressione artistica, offrendo una vetrina mondiale per prodotti e idee originali, promuovendo un dialogo vivace tra culture.

Infine, ART-72ROOMS sta sviluppando un programma di residenza artistica in un antico teatro cinese, un luogo che incarna la tradizione artistica del legno intagliato e delle sculture cinesi. Questo palcoscenico, sebbene situato in un luogo sacro, ha la peculiarità di intrattenere il pubblico, unendo sacro e profano. Il progetto mira a portare la cultura cinese nel mondo, attraverso eventi che non si limitano alla Milano Design Week, ma si estendono anche in Cina, coinvolgendo “72 inquilini” occidentali, offrendo così una prospettiva unica e globale sulla Cina e la sua ricca tradizione culturale.