"Il Salone che non c'è" - Milano Design City
Un evento diffuso, che vuol essere il racconto dei progetti e delle attività portati avanti “dietro le quinte” durante il lockdown, con visite in situ agli spazi urbani riprogettati; talk di presentazione delle iniziative dedicate al territorio; mostre che ragionano sui nuovi modelli di fruizione ai tempi del Covid-19 (dalla tecnologia all’importanza dei processi di condivisione e di partecipazione) e opening di laboratori artigianali, botteghe, studi creativi, fab-lab.
Se nel 2020 il Salone e il Fuorisalone sono stati cancellati, il Distretto non temporaneo ha continuato a lavorare per e con il territorio e il Salone che non c’è è una sorta di cartina al tornasole che evidenzia quanto il nostro tessuto creativo e produttivo sia resiliente, vivace, attivo e collaborativo.
Per questo Design City ci siamo concentrati su cinque delle parole chiave del Distretto: #social, #regeneration #interaction #energy #open. Presentando l'intervento pittorico di via Toce “Giocare è una cosa seria” e il micro progetto "L'Urbanistica della Gentilezza" (#regeneration), il progetto "Illumina-MI" che usa la luce come racconto urbano collettivo (#social), i progetti tra arte e ricerca come "Dialoghi di genere" di GinaX (#interaction) e "Made in Repubblica" il progetto per scoprire lo straordinario nell'ordinario facendo una visita nelle botteghe dell'area (#open).